Nel 1987 nella Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo e in particolare nel rapporto Brundtland, viene introdotto il concetto di sviluppo sostenibile. L’impegno che emergerà dalla Commissione è quello di arrivare al 2030 a migliorare lo stato del nostro pianeta.
…è da questa data che Giovanni Seminara, docente di Ingegneria civile e chimica ambientale all’Università di Genova, spiega in che contesto sociale planetario si innesta il problema della sostenibilità. Quello della povertà e disuguaglianza (e la loro evoluzione), il problema della crescita della popolazione (e la sua evoluzione), il problema delle concentrazioni urbane. E poi depauperamento della quantità e qualità delle risorse (aria, acqua, biodiversità), cambiamento climatico (innalzamento livello dei mari, crescita dei rischi di catastrofi meteo-idro-geologiche).
Martina Alemanno, Responsabile della segreteria e dell’area Educazione dell’Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) sottolinea l’importanza di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e maggiori opportunità di apprendimento per tutti.
Mentre Federica Gasbarro, green influencer e attivista, in prima linea per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze, ci spiega che, per mantenere gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, ci vuole la collaborazione di tutti, sia nel settore privato che in quello pubblico. Ognuno di noi, con piccole attenzioni nella vita quotidiana, può diventare parte della soluzione.
Questo video-documentario di 25 minuti contiene tematiche e temi di discussione assai validi per la sensibilizzazione degli studenti nelle scuole riguardo al travagliato rapporto tra essere umano e tutela dell’ambiente.
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