Protezione Civile

Cos’è?

Ex Art. 1 comma 1 DECRETO LEGISLATIVO 2 gennaio 2018, n. 1

Il Servizio nazionale della protezione civile, di seguito Servizio nazionale, definito di pubblica utilita’, e’ il sistema che esercita la funzione di protezione civile costituita dall’insieme delle competenze e delle attivita’ volte a tutelare la vita, l’integrita’ fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attivita’ dell’uomo.

Articolo 1 comma 1 DECRETO LEGISLATIVO 2 gennaio 2018, n. 1

 

La storia della protezione civile in Italia è strettamente legata alle calamità che hanno colpito il nostro paese. Terremoti e alluvioni hanno segnato la storia e l’evoluzione del nostro Paese contribuendo a creare quella coscienza di protezione civile, di tutela della vita e dell’ambiente che ha portato alla nascita di un Sistema di Protezione Civile in grado di reagire e agire in caso di emergenza e di mettere in campo azioni di previsione e prevenzione […]

Il concetto di protezione civile – come espressione di solidarietà, spirito di collaborazione e senso civico – ha radici lontane. La storia racconta di organizzazioni solidaristiche e di volontariato impegnate a portare aiuto in occasione di grandi emergenze già con gli ordini religiosi medievali e con le prime strutture laiche, come le Misericordie nate a Firenze tra il ‘200 e il ‘300 o i Vigili del Fuoco presenti da secoli nelle valli alpine.

Queste sono le parole riportate nell’introduzione ai paragrafi sulla storia della Protezione Civile in Italia all’interno del sito web ufficiale della Protezione Civile consultabile a questo link.

 

Arno in piena nel 2019. Screenshot di un video inedito a breve disponibile sul canale youtube del progetto Firenze2016

Arno in piena nel 2019. Screen di un video inedito a breve disponibile sul canale youtube del progetto Firenze2016

Dove formarsi e informarsi?

Dopo decine di anni di modifiche e aggiornamenti legislativi riportati sul sito ufficiale della Protezione Civile consultabili a questo link si è giunti ad un importante traguardo il 2 gennaio 2018. Infatti da questa data in poi il Servizio Nazionale è disciplinato dal Codice della Protezione Civile (Decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018; consultabile a questo link sul sito della PC e scaricabile a questo link sulla Gazzetta Ufficiale), con il quale è riformata tutta la normativa in materia.

Il Codice nasce con l’obiettivo di semplificare e rendere più lineari le disposizioni di protezione civile, racchiudendole in un unico testo di facile lettura. Per rispondere a questo obiettivo di semplificazione, ogni articolo esplicita chiaramente le norme che sostituisce e, nei due articoli conclusivi (artt. 47 e 48), offre anche un coordinamento dei riferimenti normativi e l’elenco completo di tutte le norme che attraverso il Codice sono abrogate.

Si riportano di seguito alcuni importanti punti introdotti nel nuovo codice:

Durata dello stato di emergenza. Il Codice ridefinisce la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale, portandola a un massimo di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi.

Pianificazione di protezione civile. Il Codice ribadisce il ruolo chiave della pianificazione e punta al superamento di una concezione “compilativa” di Piano in favore di una visione evoluta volta a rendere questo strumento pienamente operativo.

Rischi di protezione civile. Il Codice esplicita le tipologie di rischio di cui si occupa la protezione civile: sismico, vulcanico, da maremoto, idraulico, idrogeologico, da fenomeni meteorologicamente avversi, da deficit idrico, da incendi boschivi. Precisa inoltre i rischi su cui il Servizio nazionale può essere chiamato a cooperare: chimico, nucleare, radiologico, tecnologico, industriale, da trasporti, ambientale, igienico-sanitario, da rientro incontrollato di satelliti e detriti spaziali.

Comunità scientifica. Il Codice chiarisce i criteri di operatività nel Sistema di protezione civile, che vede ammissibili soltanto quei prodotti reputati maturi secondo le regole del mondo scientifico. La Comunità scientifica partecipa al Servizio Nazionale sia attraverso attività integrate, sia attraverso attività sperimentali propedeutiche.

Centri di Competenza. Il Codice codifica la funzione dei Centri di Competenza, la cui specificità è realizzare prodotti che possano essere utilizzati in ambito di protezione civile. I Centri di Competenza, da strumenti del Dipartimento diventano con il Codice strumenti dell’intero Sistema.

Partecipazione dei cittadini alle attività di protezione civile. Il Codice introduce il principio della partecipazione dei cittadini finalizzata alla maggiore consapevolezza dei rischi e alla crescita della resilienza delle comunità. Tale partecipazione può realizzarsi in vari ambiti, dalla formazione professionale, alla pianificazione di protezione civile e attraverso l’adesione al volontariato di settore.

 

A questo link puoi vedere il testo istituzionale per docenti “La protezione civile in Italia. Testo istituzionale di riferimento per i docenti scolastici”.

Scarica gratuitamente il testo istituzionale per docenti a questo link dalla pagina ufficiale delle pubblicazioni del Dipartimento di Protezione Civile.

testo istituzionale per docenti "La protezione civile in Italia. Testo istituzionale di riferimento per i docenti scolastici"

Testo istituzionale per docenti “La protezione civile in Italia. Testo istituzionale di riferimento per i docenti scolastici”

 

Di seguito puoi scaricare contenuti relativi ai temi di Protezione Civile:

Clicca qui per scaricare la 2°parte del webinar tenuto dal Professor Giorgio Federici nel corso “L’insegnamento dell’Educazione civica. Ambiti, temi, casi di studio” sulla storia della Protezione Civile: 2016_Avvio Protezione Civile Caporali et Al

Clicca qui per scaricare le slides complete (1°parte+2°parte) di giovedì 22 aprile 2021: La protezione civile, Giorgio Federici: 2021_04_22_Professor Giorgio Federici_UNIPI_Protezione Civile

 

Per ulteriori informazioni e approfondimenti scrivere a:

info@firenze2016.it